giovedì 4 agosto 2011

I girasoli hanno il colore del sole


Ho scritto e continuo a scrivere per tanti, troppi motivi.

Mia madre un giorno mi disse che scrivere non significava descrivere. Ad esempio “i girasoli sono gialli”, ma è il cercare di sterrare una retrospettiva del soggetto, dell’oggetto intrinseco nel proprio pensiero, quindi scrivere è voler far trasparire l’emozioni dello scrittore al fine di comunicarle al suo lettore.
A riguardo ho combattuto molti anni con me stesso per capire come si evolvesse un discorso sulle emozioni, in quanto se è facile dire “io sono felice”, è molto più difficile trasmettere poi, il proprio stato emozionale ad un’altra persona.
Un trucco, se vogliamo osare a svelarlo, che ho adottato soprattutto per la prosa, è quello di scrivere in prima persona, in modo da far calare il lettore nelle vesti del personaggio narrante ma... nella poesia e tutta un’altra storia.

La poesia è una forma artistica atta comunicare un messaggio emozionale dell’anima, al cui significato “reale” delle parole che la compongono si uniscono anche una fattispecie di musicalità e ritmo, riuscendo così a trasmettere al lettore in modo più incisivo, stati emotivi, di quanto non riesca una struttura in prosa.

La costruzione dei versi, devono poi, a mio parere, essere brevi, con un vocabolario: 1-sintetico, 2-multiplo, 3-armonioso - musicale.
1- Sintetico: perché non ci si può dilungare troppo nell’espressione sensazionale, nella realtà gli status emozionali avvengono in frazioni di attimi; leggere per il lettore, deve essere viverli, se ci si dilunga troppo, si perde l’approccio sensazionale fondamentale per ogni tipologia di scritto, maggior ragione per la poesia.
2- Multiplo: il vocabolario utilizzato nella poesia non deve essere ambiguo, ma allo stesso tempo deve essere lasciato aperto a più significati, mi spiego, solo un “vero lettore” e una persona sensibile saprà individuare il vero messaggio dell’autore.
3- Armonioso - musicale: mentre la prosa può essere più o meno spigolosa, squadrata, la poesia deve essere morbida e capace di accarezzare l’anima, perché è da quest’ultima che essa viene partorita.

Ho scritto per raccontarmi per raccontare il mondo, le mie esperienze di vita, di come io vedo ruotare gli eventi gli uni sugli altri. Molte persone spesso prima di andare a glissare gli occhi per raggiungere Morfeo, stilizzano la propria giornata, le situazioni vissute, le persone con cui hanno relazionato, lo faccio pure io, ma... spesso mi capita di sentire evolversi dentro di me frasi, parole, che in un certo qual modo rapprendono i miei stati inconsci e improvvisamente sento un bisogno sfrenato di metterli per iscritto, in nero su bianco.
Ho scritto anche, se vogliamo così dire, su commissione, per gioco: è capitato a volte che conoscenti, amici, mi abbiamo richiesto una poesia per un determinato evento o per una persona. Come suggerimento spesso ho adottato il sistema delle “tre parole”, ossia tre parole di particolare valore e significato, facendo così poi ruotare il mio pensiero intorno ad esse.

Con questa breve premessa non ho voluto in nessun modo peccare di presunzione o arroganza, rimane pertanto solo e unicamente un mio punto di vista. È stata scritta per delineare un mio pensiero e per desiderio di volerla scrivere.

1 commento: