giovedì 4 agosto 2011

Un poco di me

Iniziai a scrivere quando avevo dodici anni, la professoressa d’italiano della scuola media ci consegnò come compito per casa, quello di scrivere una poesia, ed io la scrissi... mi piacque l’idea di poter liberare i miei pensieri in forma verbale, così da allora non ho più smesso, quasi fosse una droga.

C’è chi ha deriso i miei pensieri, chi mi ha preso in giro, chi li ha definiti un forma di edonismo; non importa! Io voglio bene a ciascuno di loro dal primo all’ultimo: sono come finestrelle sulla mia anima, sul mio cuore, chi mai un giorno le leggerà, conoscerà la mia vita, le mie passioni, i miei dolori, i miei amori, conoscerà Francesco, conoscerà la mia persona.

Scrivere è come il canto libero di un uccello in primavera; è un sensazione di pura libertà che non ha eguali, è il diffondersi di profumi secondo i capricci del vento, è intingere il calamaio nel cuore, e poi lasciarlo scorrere da solo sulla pergamena, è la forza più dirompente del cuore... scrivere è un puro, semplice, atto d’amore.

Scrivo quando sento il bisogno di comunicare qualcosa, qualcosa che non riesco a trattenere dentro; scrivo quando sono felice, ma più delle volte quando mi sento solo e triste; buona parte di ciò che ho scritto è dedicato agli amori più o meno corrisposti che ho incontrato durante la mia vita; a volte scrivo anche solo per far librare in aria la mia malinconia, la mia tristezza, quasi per distaccarmene, per fuggirne via e... funziona! Sembra quasi che riesca a liberarmi di una palla al piede come un carcerato. Ho scritto anche per gioia e felicità ma... strano a dirsi, mi è stato più difficile che scrivere cose tristi.

La mia prima poesia d’amore fu dedicata a Rossella, un sogno durato quasi quattro anni, poi... dissolto; le ultime poesie sono invece dedicate a Teresa, mia attuale moglie e spero duri per sempre.

Non ho scritto solo poesie d’amore, alcune sono dedicate anche ad amici: l’amicizia è un valore senza confini, un prato di primavera che si costella di fiori, un ideale meraviglioso che quando esiste veramente esplode nel cielo come mille e più fuochi d’artificio. Il mio migliore amico è Luca, ci conosciamo dall’età di sei anni adesso ne ho quasi 35 son ben 29 anni che ci frequentiamo, scherziamo, litighiamo... la poesia a lui dedicata rammenta un brutto litigio dal quale sembrava appunto sciogliersi ogni legame, invece poi... la nostra amicizia è continuata, saldandosi ancora più fortemente.

Sono anche tante le poesie legate a diversi momenti della mia vita, ai miei pensieri, all’erotismo, alle persone conosciute e che in un qualche modo hanno influenzato il mio modo di essere.

Scrivere mi aiuta, mi libra in uno stato di volo eccezionale, meraviglioso... ineguagliabile; sono contento di aver preso questa abitudine, la porterò sempre con me; un giorno, quando sarò vecchio, rugoso, anziano, rileggendo tutto ciò che ho scritto, sarà come fare un viaggio a ritroso nello spazio e nel tempo, alla riscoperta della mia vita e di quello che è stato.

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